ORA CHIEDO A TE, AMICO/A: SE TU POTESSI RINASCERE


Stasera, mentre parlavo con due pazienti in ospedale a Serra, uno di loro mi ha detto che vorrebbe nascere nuovamente (gli stavo parlando della necessità della nuova nascita spirituale), così avrebbe potuto rivivere tutte le sue esperienze passate. 
Non aveva capito niente di quello che gli stavo dicendo. 
Gli ho poi chiesto: “Sarebbe pronto a commettere di nuovo tutti i peccati commessi nella sua vita?”. 
A questa domanda non ho avuto risposta perchè proprio in quel momento è arrivato l’infermiere. 
ORA CHIEDO A TE, AMICO/A: SE TU POTESSI RINASCERE, CHE VITA CONDURRESTI? COSA CORREGGERESTI? TI FERMERESTI A RIFLETTERE SUL SENSO DELLA VITA, A CERCARE DIO? 
EBBENE, SE LA TUA RISPOSTA È SI, HO UNA BUONA NOTIZIA PER TE: SI PUÒ NASCERE DI NUOVO! 
“Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».” (Giovanni 3:3). 
LA NUOVA NASCITA, PERÒ, IMPLICA UNA NUOVA VITA: 
“Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2Corinzi 5:17). 
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“Perché tu ci hai messi alla prova, o Dio”


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“Perché tu ci hai messi alla prova, o Dio. Ci hai fatti cadere nella rete, hai posto un grave peso ai nostri fianchi. Egli ha conservato in vita l’anima nostra, e non ha permesso che il nostro piede vacillasse. (Salmo 66:10,11,9).

Quando l’imperatore Nerone regnava a Roma, i credenti erano già numerosi. Nell’anno 64 Roma fu incendiata. La voce pubblica accusò l’imperatore di aver volutamente procurato l’incendio per ammirare lo spettacolo. Per allontanare de se l’accusa accusò i cristiani e scatenò contro di loro una grande persecuzione. Essi venivano gettati nel Tevere cuciti in sacchi, o erano impiccati, o crocifissi. Alcuni venivano usati come torce umane per rischiarare le feste offerte al popolo nei giardini imperiali.
Dio aveva i suoi testimoni. Ve ne erano perfino tra il personale vicino all’imperatore; essi pregavano per loro. Pensando alle sofferenze di questi martiri dovremmo vergognarci se ci lamentiamo delle difficoltà e delle pene che potremmo attraversare. Che cosa sono le nostre sofferenze rispetto alle loro? Se Dio ha fortificati quei martiri, non darà forse anche a noi il Suo aiuto per attraversarle?

Costanzo Ciccioni 

Cristo io credo in Te (Cantico Evangelico)


Cantico di lode e adorazione, da parte della sorella Naomi Romagna e del coro della comunità di Torre del Greco (NA), in visita nella Chiesa Evangelica ADI di Casalnuovo (NA) nel culto del 24 Gennaio 2010.

Osmosi spirituale!


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Non v’ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». 1Corinzi 15:33

Il termine osmosi è un fenomeno chimico-fisco, ma viene utilizzato anche in senso figurativo per definire il fenomeno dell’influenza reciproca che persone, gruppi, elementi diversi esercitano l’uno sull’altro, soprattutto in quanto intervenga una reciproca compenetrazione di idee, atteggiamenti e esperienze di natura culturale, morale e sociale.

Il verso di cui sopra pone in evidenza almeno queste 3 verità:
1) Non siamo affidabili – “Non v’ingannate…”;
2) Non siamo tutti sani – “cattive compagnie”;
3) Non siamo Immuni – “corrompono i buoni costumi!”

1) NON SIAMO AFFIDABILI – “Non v’ingannate…”;
Vorrebbe dire che non posso fidarmi di me stesso; non sono affidabile su certe posizioni! Invece, spesso e volentieri sembriamo così sicuri di noi stessi!

Chiediamo al Signore di ridimensionarci, perché nessuno di noi è “dio” sulla terra!

2) NON SIAMO TUTTI SANI – “cattive compagnie”;
Le cattive compagnie sopra descritte non vanno confuse con gli increduli, poiché mi pare già scontato il principio che non ci può essere comunione tra la luce e le tenebre, ma è un avvertimento rivolto verso quelli che frequentano le nostre riunioni e si sono battezzati anche in acqua, ma avendo smarrito la retta via, Satana li ha legati e li tiene prigionieri con l’orgoglio, l’arrivismo e il rancore e, pertanto, il loro unico scopo è quello di trascinare gli altri nelle medesima condizione all’insegna di: “Mal comune mezzo gaudio!”

3) NON SIAMO IMMUNI – “corrompono I buoni costumi..”
Le nostre buone abitudini sono influenzate negativamente dalle persone che frequentiamo. È “matematicamente” provato che coloro che frequentano I disordinati saranno corrotti nella loro morale, nella loro dottrina e nei loro rapporti con la chiesa.

Infine, mi permetto di suggerire, dal basso dello mia esperienza, che costoro assumono strumenti e atteggiamenti alquanto sottili e prima di palesarsi:
– ti “tastano il polso” per verificare se c’è qualche malcontento…………capisc’ a me’!
– ti fanno sentire spirituale in mezzo a una “mandria” di carnali;
– ti lasciano sempre un amarezza/secchezza dopo che hai parlato con loro;
– ti troverai sempre contro qualcuno/alcuni della chiesa al punto che di quelle persone ti darà fastidio addirittura la loro presenza;
– ti lasceranno sempre solo quando ti troverai ad affrontare le conseguenze dei tuoi atteggiamenti.

Concludo:
Cari nel Signore, di problemi c’è ne sono già tanti; non ci mettiamo pure noi!

Pace

Archetto Brasiello

 

Cristiano e tu che luce sei?


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In un mondo sempre più avvolto dalle tenebre i cristiani che irradiano “Luce” sono sempre di più in via d’estinzione. Proprio ieri mattina, ascoltavo la predica di un fratello in Cristo, una predica molto sofferta di un pastore che vedeva la sua chiesa ricolma di fedeli religioso, ma non luminosi. Dio gli diede la visione della sua chiesa con una nube scura di sopra. Il pastore capì che qualcosa non andava; forse i suoi messaggi troppo leggeri; persone che peccavano e lui chiudeva un occhio, per opportunismo; persone che erano state deluse e se ne andavano; altre spente nello spirito….insomma decise di portare questa predicazione sulla luce e su quello che il cristiano dovrebbe essere nel mondo. Nell’Evangelo di Matteo al capitolo 5, versi 13-16 leggi:”Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa “; Gesù parla proprio delle caratteristiche del buon cristiano.
Credo che sia opportuno sottolineare come Gesù non parli al futuro: “voi sarete”, “voi siete chiamati ad essere” sale e luce, ma dice “voi siete” qui ed ora, in questo momento preciso. 
Questa non è un compito o una missione che riguarda il futuro, non è una esortazione o un comando, ma è una realtà concreta che nell’oggi del mondo e nel mio oggi si realizza. Noi siamo già sale e luce. L’essere sale e luce non è un dovere ma frutto naturale in chi ha incontrato e respirato Dio nella sua vita. Nel momento in cui abbiamo accettato Gesù nella nostra vita, siamo diventati sale e luce. 
Fratello e sorella che stai leggendo prendi consapevolezza che “sei già sale e luce”, non aspettare domani per esserlo ma vivi oggi questa realtà, perché rimandare a domani ciò che puoi vivere oggi, ciò che puoi essere oggi.
Infatti, ciascuno di noi è questa luce che non può rimanere nascosta né essere messa sotto il moggio, o il tavolo; la luce serve per illuminare ecco perché viene messa sul candelabro. Molte volte abbiamo paura di essere luce e preferiamo rimanere nascosti, per non farci vedere, perché siamo troppo presi da ciò che gli altri potrebbero dire di noi. Siamo, persino, arrivati a vendere tutto: i nostri valori morali, spirituali, la nostra dignità, le nostre idee, i nostri pensieri e perfino anche la nostra anima. Ci siamo lasciati sedurre dalle tenebre che ci promettevano grandi cose e ci siamo ritrovati spenti come un “lucignolo fumigante”.
Stamattina voglio incoraggiarti, se sei un lucignolo fumante, Gesù non ti spegnerà, quello lo potrebbe fare l’uomo…. fratello e sorella non è ancora finita, la tua luce potrà tornare a risplendere come prima nella tua vita: “Non fermarti alla su­perficie, al ruvido dell’ar­gilla, cerca in profondità, verso la cella segreta del cuore; là, al centro di te, tro­verai una lucerna accesa, e u­na manciata di sale”.
Tu che mi leggi, oggi, prendi consapevolezza di essere sale e luce, non demandare ad altri questo compito, il mondo, la tua famiglia, la tua chiesa, la tua scuola, il tuo ufficio, hanno bisogno del tuo prezioso sale e della tua luce splendente. Non temere in questa avventura non sarai solo la Parola di Dio sarà quella “lampada per tuoi passi e luce sul tuo cammino” ma anche sale in grado di dare sapore la tua vita. 
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”
Dio ti benedica e ti guidi in ogni cosa

Luisa Lauretta