IL SOGNO DA REALIZZARE


 

Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia ( Atti 16:31 )

Mi chiamo Rosa, sono nata a Napoli e mi sono sposata con Nello appena dopo aver conseguito il diploma. A quei tempi avevo un sogno da realizzare: avere un buon lavoro. In quattro anni abbiamo avuto tre figli. Ma non mi sentivo contenta, anzi ero insoddisfatta. Non mi sentivo realizzata come casalinga, con un marito e tre figli a cui badare, anzi mi vedevo solo come una disoccupata. Mi sono sempre impegnata in molti modi: il doposcuola ai bambini del quartiere, la rappresentante di classe e poi, non contenta, ho anche acquistato due macchine per la maglieria, lavorando in casa. Il lavoro, precario e poco pagato, era deludente così iniziai a studiare per partecipare ai vari concorsi statali.

Dopo molto tempo, il 13 giugno dell’86, ricevetti una lettera di assunzione da parte dell’Inail, con destinazione Breno, in provincia di Brescia. Ero molto felice, anche se la mia gioia fu smorzata dall’umore di mio marito, che non aveva desiderio di allontanarsi da Napoli, dagli amici e dai parenti. Tuttavia sono riuscita ad avere la meglio e mi sono trasferiti con i bambini. In quel periodo, con tre figli a cui badare, il nuovo lavoro e la casa, i giorni passavano in fretta. Mio marito era rimasto a Napoli, sperando che dopo poco sarebbe arrivato il trasferimento per riportarci più vicino a casa. A Napoli lui stava bene, anche se gli mancavamo noi, la sua famiglia.

Durante questo triste periodo qualcuno gli parlò in un modo del tutto nuovo di Dio come di un Signore vivente che è possibile incontrare. Così accadde che Nello conobbe personalmente Cristo. Ogni volta che veniva a trovarci a Breno andava alla ricerca di una chiesa evangelica per partecipare al culto. Fino dal 1987 Nello iniziò a parlarmi del Signore, anche se rispondevo sempre che ero io stessa la responsabile del mio futuro spirituale!

A dire la verità a questo non pensavo proprio: non frequentavo alcuna chiesa, anche se non mi definivo atea in quanto nel momento del bisogno cercavo a modo mio il Signore pregando da sola a casa. La destinazione del tanto desiderato trasferimento che ha riunito la nostra famiglia è stata Verona. Negli anni siamo andati avanti, tra litigi e momenti di pace. Lui pregava per me, ma io pensavo per me. Nonostante lavorassi, non ero poi così soddisfatta: ero sempre triste, litigavo con mio marito e con i figli. Dopo qualche anno mio figlio Gennaro ha aperto il Suo cuore, ricevendo Gesù come proprio Salvatore. Iniziai a vederlo cambiato, trasformato. Ero felice per lui, adesso era così educato, amorevole, ben disposto nei nostri confronti! Ero veramente meravigliata. Anche lui mi parlava di Gesù, ma io gli dicevo: “Sono contenta per te, ma io penso per me”.

Dovendo sottopormi a un intervento chirurgico per delle cisti alla tiroide, prima dell’intervento mio figlio mi ha chiesto: “Mamma, preghiamo?”. Ogni cosa è stata messa nelle mani del Signore! Il giorno dopo il medico, visitandomi prima dell’intervento, restò perplesso, e mi disse che non avevo più niente. Mi ha addirittura restituito il ticket che avevo pagato! Oggi riconosco che è stato un miracolo del Signore! Dio mi amava, ma io ero ancora lontana da Lui. Nel gennaio del 2012, una domenica, mentre mio marito si preparava per andare al culto, senza avvisarlo, mi preparai vestendomi per uscire. Lui mi chiese: “Dove vai?”, ed io risposi: “Voglio venire in chiesa”. Così andai, come anche nelle domeniche seguenti, spontaneamente. Dopo un mese nacque il nostro primo nipote, Emanuele, che venne portato fin da piccolo in Chiesa. Per stare con lui mi sedevo negli ultimi posti, ma poi cambiai idea all’improvviso e decisi di andarmi a sedere sempre più avanti per ascoltare con maggiore attenzione il messaggio della Parola di Dio. Andavo in chiesa ed ero felice.

All’inizio pensai che fosse per il nipotino, ma il Signore stava già operando nella mia vita e mi parlò in modo personale in una predica dalla Prima lettera di Giovanni sull’amore di Dio.

All’improvviso avevo sentito una sensazione di calore avvolgermi ed ero scoppiata a piangere: realizzai in quel momento di trovarmi alla presenza del Signore e Gli chiesi di perdonare i miei peccati. Per me è stato un momento bellissimo, emozionante e indescrivibile. A metà di ottobre desiderandolo fortemente ho testimoniato della mia appartenenza a Cristo scendendo nelle acque battesimali. Ora chiedo al Signore di essere battezzata con lo Spirito Santo secondo la promessa della Sua Parola.

Il cammino con Gesù è meraviglioso, pieno di benedizioni. Anche se i problemi ci sono e ci saranno, con il Suo aiuto, con il Suo amore si affrontano in modo diverso. Per la mia piena felicità vorrei che anche tutti i miei cari potessero gustare questa comunione con il Signore. Ma non bisogna avere fretta, perché come il Signore ha salvato me, dopo così tanti anni, sono sicura che salverà anche loro.

Rosa

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